Volete dei risultati? Non ascoltate il divano!

Non so voi, ma io la sera, dopo una giornata al lavoro, dopo aver cucinato la cena, mangiato, sparecchiato, inviato la lavastoviglie, l’unica cosa che ho voglia di fare è stendermi sul divano e annullami guardando un film.

Spesso mi succede anche nei fine settimana. La mattina magari mi alzo presto – sono una mattiniera – e faccio cento cose, sistemo la casa, pulisco, invio lavatrici una dietro l’altra, vado a fare la spesa, stendo, cucino, scrivo… poi, dopo pranzo, non c’è niente da fare, l’unica cosa che mi va di fare è poltrire sul divano.

Il risultato è sempre lo stesso: mi sento come se avessi perso del tempo prezioso, tempo in cui potevo leggere, scrivere, magari uscire di casa e godermi un po’ di sole.

Andrea mi dice sempre: “Se anche ogni tanto ti riposi e dormi, non c’è niente di male, non serve sentirti in colpa”. Però, lui non capisce.

Se voglio ottenere qualcosa nella vita, se voglio scrivere qualcosa che sia mio e soltanto mio, se voglio cambiare lo stato delle cose, non posso… dare retta al divano! 

Vi porto l’esempio di due grandi blogger che seguo e che, tramite il blog, hanno avuto successo.

Uno è Riccardo Esposito, che mi ha scritto: “dormo 5 ore per notte, è poco, ma non mi lamento perché ne vale la pena”.

Un altro è Riccardo Scandellari che, in uno scambio di pensieri riferiti a questo bellissimo post del mitico Rudy Bandiera, mi ha scritto: “fare qualcosa costa fatica e la paura di sbagliare, ma purtroppo non esiste una strada diversa”.

Insomma, per cambiare e ottenere dei risultati, bisogna fare, agire, restare in movimento, senza ascoltare la fatica e le… lusinghe del divano.

Penso valga lo stesso discorso anche per l’attività fisica. Se una persona, nel tempo libero, invece di uscire e andare a correre, oppure in palestra, si lascia conquistare dalla comodità del divano, e dal nemico numero due: il plaid!, ha un futuro assicurato di sedentario cronico.

Invece, tenersi in movimento – uscire e andare a fare una passeggiata, oppure leggere, scrivere, cucinare, cucire, decorare, dipingere – stimola la nostra creatività e ci mantiene vivi e attivi, aprendoci nuove strade, anche lavorative.

Quindi, via da quel divano! La vita è ora!

E voi?   

Come la pensate? Forse dovrei cambiare il divano e comprarne uno più scomodo? Potrebbe aiutarmi, no? 😉

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Vuoi ritrovare la creatività? E allora muoviti!

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4 pensieri riguardo “Volete dei risultati? Non ascoltate il divano!

  1. Verissimo! Da quando ho lasciato il divano e le sue lusinghe credo do aver fatto in bel po' di strada e comunque sono soddisfatta! E questo è ciò che conta! Poi ho imparato imparato e mi piace! Tanto! In abbraccio e auguri!

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  2. Questo l'avevo perso, imperdonabile! Io penso che quando fai qualcosa che ti appassiona, il tempo corre e nemmeno te ne accorgi, anche se può costare qualche fatica. Però credo pure che qualche momento di relax totale non debba farci sentire in colpa, anzi deve servire a ricaricarci. I sensi di colpa forse vengono quando non riteniamo di poterci meritare qualche tempo di riposo, ma dobbiamo volerci bene e anche …..premiarci!!
    Claudia

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  3. Imperdonabile, veramente imperdonabile! 😉 Ad ogni modo, le pause ci vogliono, ci mancherebbe! Il mio era un discorso “contro” la pigrizia, visto che spesso mi lascio avvolgere da divano e plaid e mi passa anche la voglia di scrivere (o di leggere o di uscire o di andare a camminare). È questo “potere” che non mi piace e che cerco di combattere.

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