Nel corso degli ultimi mesi ho avuto la riprova di alcune verità che riguardano la scrittura e che, questa sera, vorrei condividere con voi.
1) La scrittura ha bisogno di tempo e di spazio
Io sono sempre stata “portata” per la scrittura. Dacché io ricordi è sempre stato il mio modo di esteriorizzare quello che pensavo e provavo non solo verso gli altri, ma soprattutto verso me stessa.
È sempre stata l’unica forma espressiva che mi sia riuscita “naturale”, senza sforzi o costrizioni. Non so disegnare, né tantomeno dipingere, non so suonare, verso i numeri poi ho un rifiuto quasi atavico; io ho sempre e solo scritto.
Eppure, anche se la scrittura mi risulta “facile” e spontanea, scrivere è un’attività impegnativa; impegnativa per la mente, che deve trovare le parole e la forma giusta, per cui uno stesso paragrafo viene scritto e riscritto finché non risulta perfetto.
E a questo proposito, puoi leggere anche Il duro, durissimo mestiere dello scrittore
Talvolta, la scrittura è impegnativa per il “cuore”, soprattutto quando si scrive di vicende personali che ci coinvolgono e che ci coinvolgeranno sempre. A volte la scrittura è veramente stremante, peggio di una corsa!
Per questo motivo, scrivere ha bisogno di tempi e di spazi. Di tempi nel senso pratico del termine: finché ogni giorno ci si alza alle 7 e si resta fuori casa fino alle 7 di sera, e nei fine settimana si concentrano tutte le faccende varie ed eventuali, è molto difficile avere il tempo materiale da dedicare alla scrittura.
Ma si finisce anche per non avere lo spazio mentale per la scrittura; è molto difficile concentrarsi se la mente è impegnata a pensare alle “cose da fare” e alle “cose da finire”, dalla lavatrice a tutte quelle micro e macro cose rimaste in sospeso sulla scrivania.
Quando si ha poco tempo e poco spazio, si finisce per scrivere sempre meno, e meno si scrive e più la scrittura diventa difficile… e questo mi porta alla seconda verità sulla scrittura…
2) La scrittura si alimenta… scrivendo
Come mi è già capitato di riflettere in questo mio post: nella scrittura, come nella matematica, c’è bisogno di tanto esercizio.
Ho scritto anche La scrittura non è solo talento, ma anche esperienza
Più si scrive, più si mantiene allenata la mente, si acquisisce orecchio alla sonorità dei parole e dei periodi, e si finisce per sentirsi a proprio agio nella e con la scrittura.
Il discorso vale sia sul lavoro sia su un piano personale.
Qualsiasi canone stilistico va acquisito e gli unici modi sono leggere e scrivere, scrivere tanto, accentando di commettere errori perché, banalmente, sbagliando si impara.
È un circolo virtuoso: più si scrive e più la scrittura viene spontanea, meno artificificiosa. Meno si scrive e più ci si ritrova impacciati, goffi e bloccati, quasi in imbarazzo.
3) Non esiste scrittura senza… lettura
Lo accennavo prima: per scrivere, intendo scrivere qualcosa di interessante, originale, utile e ben articolato, è fondamentale leggere.
Leggere permette, ad esempio, di documentarsi su argomenti che non si conoscono, ma permette anche di acquisire quell’orecchio di cui parlavo sopra, di sentire se un periodo suona bene, e di imparare nuove parole ed espressioni.
Se poi il vostro intento è di essere riconosciuti come un punto di riferimento all’interno di uno specifico settore, lo dovete conoscere come nient’altro e nessun altro.
Non avete alternative. Dovete leggere per documentarvi, dialogare con le persone che fanno parte del vostro settore e gestire le fonti
Consiglio la lettura di Come evitare di rimanere senza contenuti
Nel caso scriviate racconti, romanzi o poesie, leggere vi permette di scoprire nuove modalità d’espressione e registri linguistici sempre diversi, che non potete imparare in altro modo.
E voi?
Queste sono le mie tre verità fondamentali sulla scrittura. Avete altro da aggiungere??? 😀
Post Scriptum
E se proprio siete bloccati e non c’è verso di riuscire a scrivere… allora vi consiglio di uscire di casa e muovervi! Camminare, almeno nel mio caso, sblocca sempre la creatività. Leggi: Vuoi ritrovare la creatività? E allora muoviti!
La foto di sfondo, da me rielaborata, è di Karolina Grabowska da Pexels
Tutto verissimo, ma io ci metterei anche una quarta verità:la musica giusta ti lascia scivolare le dita sulla tastiera con molta più facilità. E riesce a mescolare pensieri, dolori ed emozioni.
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Io anche senza musica perché sono storie che nascono dalla mia testa
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