Qualche anno fa, sul treno Bologna-Vignola, c’era un ragazzo che saliva sul treno leggendo, si sedeva leggendo, se non trovava posto, stava in piedi e leggeva, appena disturbato dalle altre persone e dal movimento del treno stesso.
Arrivato a destinazione, scendeva dal treno leggendo e, solo allora, infilava il libro nella borsa e procedeva camminando spedito; se avesse potuto, forse avrebbe continuato a leggere camminando.
Nel corso del tempo, di lettori “immersivi” ne ho visti tanti nei miei viaggi da pendolare da casa a lavoro e ritorno. Si siedono composti, il libro tra le mani, gli occhi incollati alle pagine; può succedere qualsiasi cosa e raramente si lasciano distrarre.
L’ultima volta che ho preso il treno, ho assistito a questa scena: il controllore passa e chiede di vedere i biglietti e si accende una piccola discussione tra il bigliettaio stesso e una signora che, avendo vidimato il titolo di viaggio sbagliato, pretendeva di avere ragione.
Hanno battibeccato per un po’ di tempo, con toni sempre più acuti (lei) e con pazienta in netto calo (il bigliettaio); alla fine, la signora si è arresa e ha rifatto il biglietto, anche se ha poi continuato a lamentarsi della vicenda per tutto il resto del viaggio.
Ebbene, in tutto questo, la ragazza seduta di fronte a me ha continuato a leggere e, quando il controllore è finalmente passato oltre la discussione e ha chiesto a noi i biglietti, lei ha sussultato leggermente, avvalorando la mia sensazione che non si fosse accorta di nulla.
Da parte mia, invidio questa capacità di leggere in maniera così immersiva e totalizzante, isolandosi del tutto dal mondo che ci ruota attorno; da ragazzina ci riuscivo, ora mi lascio distrarre molto più facilmente.
Dite che dipende (anche) dall’età? Chissà… 😉
PS: su questo argomento ho scritto anche Un giorno intero seduto a leggere
Immagine di Victoria Borodinova su Pixabay
Avevi ragione, mi rivedo proprio in questa tua descrizione! 🙂
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Non avevo dubbi!
Io stessa sono stata per anni una lettrice immersiva (e compulsiva) di libri su treni e autobus. Quindi tra simili ci si riconosce. 😉
Ora, più che leggere, osservo e scrivo… un domani? Chissà…
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E’ capitato anche a me, il controllore mi ha picchiettato sulla spalla e io ho fatto un salto sul sedile… ci abbiamo riso su un po’ entrambi, credo.
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I controllori del treno devono vederne proprio di tutti i colori. 😀
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Sapessi quante volte ho saltato la mia fermata perchè accucciato nella lettura come fosse una lettiera 😉
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🤣🤣 Io non ho mai perso la mia fermata, ma non so per quale miracolo. Quando leggo, il mondo esterno smette di esistere. 🤩
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