Un gatto nero, in bilico
sulle onde ustionanti
di un tetto di lamiera,
osserva attento
la schiena di una vecchia
incurvata su un fazzoletto di terra,
l’erba bruciata dal sole,
i campi di spighe
infestati da papaveri,
i camper posteggiati
sul ciglio di una strada,
il mio treno che
passa sferragliando
e fa tremare le case vicine,
troppo povere
per significare vita,
troppo sole per significare
e basta.
***
poesia di Alice Spiga
Ciao Alice…nuova amica…hai occhi che sanno percepire i bordi del mondo…sarà bello leggerti.
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Grazie! Che bel complimento! È intonato con le bellissime poesie che scrivi. Anche per me è e sarà un piacere leggerti.
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e che ricchezza sia…allora. 😊
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