C’è sempre un momento. Un momento in cui, mentre sto scrivendo, mi viene la pelle d’oca. E sono arrivata a chiedermi: da dove scaturisce tanta emozione?
Per farvi capire, vi faccio due esempi.
Mi succede quando scrivo un articolo difficile
Dopo il lungo processo di raccolta del materiale (vaglio e selezione delle fonti, interviste agli esperti, ricerca di approfondimenti e di esperienze), mi ritrovo a creare qualcosa di nuovo, che prima non c’era, e che nasce da
È un processo di elaborazione e di sintesi che ho imparato e affinato nel corso del tempo e, quando mi rendo conto che ogni informazione raccolta trova il suo spazio e che l’articolo sta riuscendo, e che mi sta riuscendo bene, eccola comparire: la pelle d’oca.
E vi assicuro mi succede sempre e da sempre. Mi succedeva quando scrivevo articoli sull’impiantistica sportiva (di cui non mi è mai importato nulla) e mi succede ora che li scrivo sulla cremazione e la morte (che trovo di grandissimo interesse).
Mi succede quando scrivo una poesia
A volte, le poesie nascono da sole. Come canta Vasco: “Vengono fuori già con le parole. […] E a noi non resta che scriverle in fretta, perché poi svaniscono e non si ricordano più”.
A volte, invece, tra l’appunto preso sul quaderno e la versione definitiva di una poesia, ci vogliono mesi, a volte persino anni, di cancellazioni, revisioni, limatura di parole e di versi e di periodi e di titoli…
Il mio record personale è una poesia iniziata nel marzo del 2000 – era appena un verso scarabocchiato dopo una notte infernale – e finita in giugno 2019!
In un caso o nell’altro, quando mi rendo conto che è nata una nuova poesia, arriva sempre, immancabile, la pelle d’oca. 😉
Sono quindi arrivata a una conclusione: non è quello di cui scrivo, è il processo di creazione che mi emoziona. Sarò mica blasfema, che dite? :O
E voi?
Che cosa vi emoziona tanto da farvi venire la pelle d’oca? Vi viene quando scrivete/dipingete/create qualcosa? Perché?
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Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay
Io non ho la pelle d’oca sinceramente. E scrivo molto, moltissimo anche io. Le emozioni non sono fisiche ma sono emotive. Gioia, rabbia, felicità, soddisfazione… l’elenco è ancora lungo. Ma tutto ciò di fisico non mi capita: posso avere una bomba atomica nel cervello ma il mio fisico è impassibile davanti alla felicità di scrivere… Poi quando esco dal computer urlo, canto e salto ma questa è un’altra storia…
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