“It’s hard to dance with a devil on your back, so shake him off.”
È dura ballare con un demone sulle spalle, quindi scrollalo via.
Il verso di questa canzone, tanto per cambiare, mi ha fatto pensare alla scrittura e al mio rapporto con la scrittura. Ho pensato che, se fosse dipeso da me, io avrei scritto così:
It’s hard to write with a devil on your back, but take care of it.
È dura scrivere con un demone sulle spalle, ma abbi cura di lui.
E questo perché, anche se il demone che mi porto sulle spalle mentre scrivo è fastidioso e crede di sapere sempre tutto e mi fa sentire inadeguata nel novantanove percento delle volte, è anche parte del motivo per cui non smetto e non smetterò di scrivere.
Non vorrei mai dargliela vinta. Amo scrivere, e non me ne frega niente se non mi porterà mai da nessuna parte, se non sarò mai conosciuta per quello che scrivo, se è una “perdita di tempo”, se non ho un scopo e una direzione.
Ogni parola che continuo a scrivere, nonostante tutto quello che lui dice sulle mie spalle, è una parola che ha un valore, un significato, è la dimostrazione che può dire quello che vuole, io non abbandonerò le mie passioni.
Quindi non lo scrollerò via. Sarebbe troppo facile, sarebbe barare. Lo terrò sulle spalle, lo curerò e lo nutrirò con tutte le parole che scriverò, giorno dopo giorno, perché è parte di me.
E non voglio eliminare parti di me stessa. Come scriveva Nathaniel Hawthorne, nel romanzo La lettera Scarlatta:
“Devi raccogliere tutti i pezzi di te stessa per essere completa”.
…
Nota
La canzone è “Shake it out”, dei Florence + The Machine. Ve la lascio di seguito:
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Foto di Jonny Lindner da Pixabay
Se vuoi conservare il tuo demone, ti dò un consiglio: non invitare mai ad un’apericena i fratelli Winchester. Supernatural docet
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Sono troppo fighi per non invitarli a colazione, a pranzo, a merenda, a cena… Pazienza se manderanno via il mio demone. 😉
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