Ogni singola notte, da almeno due settimane, la mia mente produce sogni terribili che potrei ricondurre a due tipologie diverse: i sogni angoscianti, in tema contagio, e i sogni raccapriccianti, pieni di morti.
Nei sogni angoscianti, mi trovo in un luogo banale – tipo alle Poste, al bar, in un ufficio oppure anche per la strada – ed è pieno di persone. Stanno tutti ammassati, senza mascherina, senza guanti. Nella folla mi metto a urlare: «Mantenete le distanze! Non capite che qui rischiamo di fare una strage?».
I sogni raccapriccianti sono molto peggio. Sogno banchetti a base di carne umana, stanze imbrattate di sangue e di interiora, pezzi di corpi… e mi fermo perché solo a pensarci mi si rovescia la stomaco per lo schifo.
Anche in passato ho fatto sogni apocalittici – terremoti, tsunami, terre devastate dal fuoco – ma erano distanti, come se fossero film, capite? Non mi sentivo coinvolta in prima persona.
E comunque non ho mai sognato in vita mia scene splatter! È un genere che proprio non mi piace… ho letto un solo libro, anni fa, per un esame all’Università: Gioventù Cannibale, che non mi sento di consigliare (a meno che a qualcuno non piaccia questo genere).
Per provare a vedere se riesco a interrompere questa estenuante infilata di sogni terribili, ho deciso di dare ascolto al consiglio di Andrea. Mi ha detto: «Perché non provi a scriverli? Magari ti aiuta a elaborare l’angoscia e l’ansia che evidentemente provi?»
Ma… tranquilli, non li pubblico sul blog. Farò un quaderno dei sogni e vediamo se mi aiuta. 😉
E voi?
State facendo sogni strani, lugubri, raccapriccianti? O sono l’unica?
Foto di Pete Linforth da Pixabay
Bhé magari puoi pubblicarli in una sezione a parte in cui avverti di che genere di post si tratta, blogger avvisato mezzo…
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No, guarda, non me la sento proprio di condividerli online. Sono terribili. Li scrivo e li tengo nel cassetto, e spero mi serva per non farne mai più. 😉
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