Questa sera pensavo alla poesia. Alla poesia che mi ha tenuto compagnia negli ultimi ventisette anni di vita. Alla poesia che è stata sfogo, riflessione, analisi, intuizione, ispirazione, amica perduta e ritrovata.
Alla poesia che non mi ha mai abbandonato. Anche quando, diversi anni fa, ho pensato che fosse scomparsa perché non riuscivo più a scrivere versi, lei c’era, dentro e attorno a me, nel modo in cui vedevo le cose, nel mondo in cui le vivevo.
E nel pensare a tutto questo, mi è tornato in mente un verso di una canzone interpretata da Fiorella Mannoia:
Conosco un posto dove puoi tornare, conosco un cuore dove attraccare.
Ho pensato che la poesia è, per me, il posto dove posso tornare, il luogo sicuro dove posso attraccare in qualsiasi momento io ne senta bisogno.
Resta lì, capite? Anche quando non scrivo, anche quando mi sembra che resti muta e silente, il luogo della poesia resta, fisso e immutabile, ad aspettare che io ritorni.
Ciao Alice, mi sono imbattuta per caso in questo post e lo trovo molto bello insieme alla canzone della Mannoia che si sposa perfettamente con le tue parole.
Il luogo della poesia è anima, verità, intimità.
Quindi, farà sempre parte di noi anche quando sembra che si allontani.
La poesia tornerà sempre, e noi da lei.
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Grazie. Il tuo commento mi fa molto piacere. 🙏 Al momento sono un po’ in crisi con la scrittura. È morto mio nonno e sono rimasta ammutolita, senza più parole… L’unica forma che sento naturale, anche adesso, è la poesia. ♥️ La poesia resta. Resta sempre.
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