Ho scritto un post, ormai due settimane fa, ma non mi decido a pubblicarlo. Lo lascio languire nelle bozze, in attesa di sentirmi pronta.
Voglio dire: il post è pronto. Ho scritto il testo, l’ho letto, riletto e revisionato. Ho messo anche la foto. Mi basterebbe cliccare su “pubblica” e apparirebbe sul mio blog.
Il problema è che io non sono pronta. Pubblicarlo significherebbe mettere in piazza, alla mercé di chiunque, quello che sto vivendo da otto mesi a questa parte.
Amici e famigliari lo sanno, perché dovrei scriverne qui? Perché dovrei far uscire dalla sfera del privato quello che sto vivendo? Ne ho veramente bisogno?
Ammiro tantissimo gli altri blogger che, prima di me, sono riusciti a scriverne o fare dei video. Io non ci riesco. O meglio: forse non ci riesco ancora, forse ho solo bisogno di tempo.
Come con le poesie. Tra la prima versione di una poesia e quella finale possono passare anche anni, quindi forse ho solo bisogno di continuare a elaborare con me stessa quello che sto vivendo, prima di condividerlo con gli altri.
Il fatto che riesca a scriverne è già un passo avanti. Prima o poi, forse, riuscirò anche a pubblicare.
Chissà…
Foto di Werner Moser da Pixabay
beh, dipende sempre da ciò che si pubblica. se si scrive una ricetta di un dolce o si mette una foto..o comunque si racconta qualcosa che ci è accaduto è facile…se poi si entra nella sfera più intima è complicato..io pe esempio non lo faccio quasi mai (forse mai)
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Finché si tratta di un post, poco male: per alcuni la vita resta eternamente in bozza
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“Per alcuni la vita resta eternamente in bozza”. Metafora bellissima e, soprattutto, tristemente molto vera. Me lo sento, finirò per scriverci un post su questo concetto…
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