Finalmente il caldo torrido è diventato un ricordo e io ho ripreso la (sana) abitudine di andare a camminare. Andrea e io abbiamo la fortuna di vivere in collina, quindi mi basta infilarmi un paio di scarpe da tennis e uscire di casa.
Di solito vado fino alla Parrocchia di San Lorenzo in Collina, che dista circa due chilometri da casa nostra, con due salite particolarmente ripide che scaldano i muscoli e mettono a dura prova il fiato.
Camminando quasi ogni giorno, noto le trasformazioni della natura stagione dopo stagione, perché in campagna le stagioni ci sono ancora tutte, anche quelle intermedie che in città non si notano più.
In questo autunno, le foglie scricchiolano sotto i miei passi, gli alberi sembrano incendiati di rosso e immersi nel giallo, le case spariscono spesso nella nebbia, che sommerge tutto e attutisce suoni e rumori.
Una mattina, in particolare, il vento soffiava forte, spazzando via le nubi verso l’orizzonte e lasciando il cielo terso e pulito fino alla città, dove persisteva il grigio del traffico veicolare e industriale.
Casa nostra, invece, appariva immersa nei colori dell’autunno, nel verde-giallo-rosso della natura che si prepara ad affrontare i rigori dell’inverno.
Pur abitando in città, tra castello, ronchi e Maddalena (la montagna cittadina), abbiamo la fortuna di avere diversi itinerari collinari fuori porta. Alcuni di essi raggiungibili a piedi senza nemmeno dover prendere l’auto. Spesso la pigrizia la fa da padrona, ma quando mi decido alla fine sono contento.
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Un dono inestimabile, quello di avere luoghi e percorsi in cui camminare liberamente. Non so come farei senza la “mia” campagna. Di certo, sarei più stressata. 😉
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