C’è solo un momento in cui mi piace accedere la televisione: dopo cena, finite tutte le incombenze della giornata, mi schianto sul divano, mi copro con il plaid e accendo la TV.
Prima del COVID, la maggioranza dei programmi televisivi parlavano di calcio (e di sport in generale), di cronaca nera con la ricostruzione maniacale dei casi realmente accaduti e di gossip.
Durante il COVID non trovavi un canale che non trasmettesse il conteggio dei morti, degli ammalati, dei guariti. La discussione infinita tra pro-vax e no-vax. L’elencazione delle regole – talvolta assurde – alle quali tutti dovevamo attenerci.
In quel periodo, il re indiscusso della televisione italiana era il virologo, che imperversava su ogni canale esistente e che ora è stato messo impietosamente da parte, fuori dalle luci della ribalta.
Adesso c’è la guerra, i virologi sono stati messi da parte e spuntano come funghi i geo-politici, gli esperti in politica internazionale, gli storici di conflitti mondiali.
La verità – o quella che a me sembra essere la verità – è che ci piace fare salotto. Ci piace chiacchierare all’infinito, spesso generando disinformazione e tanta, tanta ansia. Tutto questo chiacchiericcio, spesso fine a se stesso, mi mette una grandissima tristezza.
Insomma, alla fine ho smesso di saltare da un programma all’altro: la sera accendo la televisione e vado diretta su Amazon Prime Video o su Netflix. Almeno evito le chiacchiere.
La TV questa sconosciuta… Penso che molti se ne stiano allontanando tanto da perdere il polso della situazione e non rendersi più neanche conto della spazzatura che circola e che alcune fasce di popolazione ancora seguono. I TG sono inguardabili. I programmi peggio.
Mio fratello a casa nuova non l’ha neanche messa la TV! Io guardo raramente e a piccoli frammenti Netflix e Prime, come dici tu, ma con la bambina piccola sempre pochissimo e roba non impegnativa. Il televisore nuovo del salotto arrivato poco prima che nascesse lei non so neanche accenderlo (ha un telecomando minimal e ancora sconosciuto per me)!
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La TV non è più una forma di intrattenimento e nemmeno d’informazione. Anche i documentari: sono diventanti sensazionalistici, stile “Mistero” oppure delle recite abbastanza squallide (hai presente? Con gli attori che mettono in scena eventi storici. Terribili…).
Di recente Andrea ha rimesso in funzione il lettore DVD e ha comprato alcuni film magnifici (tipo Manhattan di Woody Allen) e serie TV che ama da sempre (come Twin Peaks). Mi ha detto: “Almeno guardo quello che mi pare quando mi pare, senza paura che Amazon me le tolga a metà di una stagione”. Già…
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Twin Peaks… Che bella idea! E’ molto particolare ma ha ancora il suo perché. 🙂
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A costo di fare come lo struzzo, io non ascolto e leggo quasi più nulla.
Mi informo comunque, ma senza dibattiti, commenti e prese di posizione altrui.
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Ti capisco benissimo. Io ho iniziato a fare lo struzzo dalla comparsa del COVID. L’ho fatto per sopravvivenza: il conteggio degli ammalati, dei morti, dei guariti mi stava togliendo la forza di alzarmi dal letto.
E adesso faccio la stessa cosa con la guerra. Mi informo il minimo indispensabile e basta.
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Anch’io ho iniziato con il Covid.
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Io guardo solo le serie… ora mi sto sorbendo tutto Mad men, che non avevo mai visto… e mi diverto molto!
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Bellissima la serie Mad Men! L’ho guardata tutta qualche anno fa. Magnifica.
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Davvero!
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