Ore 23:36. Non so se stanotte riuscirò a dormire. Sto attraversando uno dei miei momenti di ansia non propriamente causati da qualcosa in particolare.
Mi sono messa alla scrivania e ho iniziato a scrivere tutto quello che, in questo momento, è fonte di ansia: il lavoro che ultimamente è stato fin troppo impegnativo, il mio libro che sta diventando reale e fa una gran paura, la vendita della casa di città.
Quando sono arrivata alla casa, mi è scesa qualche lacrima. Non fraintendete, sono felice della scelta che abbiamo fatto. Amo la nostra casa in collina e amo la vita che Andrea e io ci stiamo costruendo dentro e attorno.
Però. La casa in città è dove siamo andati a convivere, Andrea e io, nel lontano 2014. È stata la nostra prima casa. L’abbiamo arredata insieme, scelto la libreria del salotto, il letto matrimoniale, il divano a tre posti.
Abbiamo appeso i quadri e scelto dove mettere le posate, le pentole e le padelle. Ce la siamo costruita a nostra immagine e somiglianza e adesso la svuotiamo, pezzo dopo pezzo, scatola dopo scatola, libro dopo libro.




È un momento di grandi cambiamenti e affrontare i cambiamenti non è mai stato il mio forte. Tendo a farmi prendere dall’ansia e a pensare in maniera catastrofica, aspettandomi il peggio del peggio.
Sarebbe così bello potermi prendere una PAUSA da me stessa! Solo ogni tanto, giusto per vedere cosa si prova ad essere al contrario di come sono…
Comunque, penso che ora mi farò una camomilla. Buona notte a chi dorme e a chi non dormirà. ❤️
È proprio vero che siamo tutti diversi, ed è una meravigliosa scoperta quotidiana. Io adoro i cambiamenti, anziché ansia mi mettono entusiasmo, pensa te! Cerca di pensare alle cose belle che ti porterà il cambiamento e vedrai che l’ansia si attenuerà. In bocca al lupo!
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È ufficiale: ti invido! ☺️ I cambiamenti mi hanno sempre messo in difficoltà. L’ansia arriva e divora anche le cose belle portate dal cambiamento. Poi passa, eh, però è un peccato che il primo impatto con “ciò che è nuovo” sia sempre ansiogeno. 🙄
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Mia nonna all’età di 70 anni lasciò la fattoria dove era nata, cresciuta, sposata, e dove aveva avuto i figli.
Uscendo l’ultima volta sbatté le suole delle scarpe perché non voleva portarsi via nemmeno la polvere, citando la Bibbia “Scuotete la polvere dai vostri calzari”.
Ammetto che non sia facile.
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È un’immagine meravigliosa: la vedo proprio mentre esce dalla soglia di casa, sbatte forte i piedi, la polvere si alza e le ingloba le gambe. Si guarda intorno e dice: “Scuotete la polvere dai vostri calzari”. Sarebbe un inizio di romanzo di una potenza unica. Sei proprio proprio sicuro che non vuoi scrivere? 😉
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Zigurizzimo
Mia nonna era strepitosa.
Rimasta vedova, aveva oltre 70 anni, si è messa a viaggiare (Lourdes, Terra Santa). Un pomeriggio la incontrai inaspettatamente in centro a Padova (lei abitava in provincia di Venezia). Meravigliato le dissi: “nonna, cosa ci fai qui?”.
“Volevo farmi un giro”.
😀
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Uno spirito libero! Come la nonna materna di Andrea! Anche lei, rimasta vedova, ha iniziato a viaggiare e ha visto non scherzo quasi tutto il mondo. PS: bellissimo il vostro incontro. Io li chiamo: “incontri significativi”. ❤️
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Sì, un momento che mi ricorderò per sempre.
Me la vedo lì, sotto i portici… non potevo credere ai miei occhi.
Era venuta alla Basilica di Sant’Antonio prendendo la corriera, e poi si stava facendo 2 passi. Era la nonna perfetta.
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❤️ Grazie per averlo condiviso. Porterò con me un po’ di questa nonna speciale e del vostro magico incontro. ❤️
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Concordo con centoquarantadue e aggiungo un: goditela te che puoi fare la tua casa veramente TUA 😉
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L’ansia passerà, come passa ogni volta, e resterà solo il piacere di crearci la nostra casa. Peccato solo che l’inizio sia sempre infestato dall’ansia. Pazienza che ci vuole. Mannaggia a me.
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