Domenica scorsa, la stessa domenica del pranzo di anniversario con Andrea e della “giornata tipo per non morire troppo presto”, sono andata a camminare.
Erano le diciannove e trenta: i raggi del sole erano bassi all’orizzonte e tingevano di giallo e oro tutto quello su cui si posavano, me compresa.
Sono andata nel bosco dove di solito cammino quando viene a nevicare e per tutto il tempo ci sono stata solo io, i miei passi sul selciato, i solchi scavati dalla pioggia torrenziale del giorno prima e le cicale.
Non ho incontrato nessuno: nessuna auto, nessun ciclista, nessun cane a passeggio con il suo padrone.
Certo, ho scelto un percorso poco battuto: la strada che percorro di solito – quella che raggiunge la chiesa -passa attraverso le case del paese ed è sempre un po’ più frequentata.
Traffico mai, comunque, quello lo lascio volentieri in città.
Se non ci vivessi, penso che sentirei la mancanza di questo magico luogo… ❤️❤️
Tanto spazio in cui finalmente si può allargare l’anima: e i pensieri possono volare alti come aquiloni.
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Sì, qui la mente e l’anima hanno tantissimo spazio dove volare. 🤩 Pensa che ieri mattina avevamo due volpi che giocavano e si rincorrevano proprio nel nostro giardino. Per noi è paradiso. ♥️
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Le giornate si stanno accorciando. Il caldo, invece, quello rimane. Anzi, oggi, ascoltando distrattamente le notizie del TG, mi è parso di capire che prima di settembre tornerà a farci visita il gran caldo, quello soffocante che non ti fa dormire. Spero che almeno questa volta si sbaglino.
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Anche se dovesse tornare quel gran caldo, almeno le giornate sono più corte e il caldo dura moooolto meno. 😉
Comunque, qui a Bologna piove da diverse ore e finalmente una pioggia normale, con gocce normali. 🌧️
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