Chi segue il mio blog, e chi mi conosce di persona, sa che amo alla follia la montagna.
In montagna ho trascorso innumerevoli vacanze: con il sole dell’estate, con le piogge improvvise di settembre, con la neve inaspettata per Pasqua e con il gelo intenso di Natale e Capodanno.
Dopo tanti anni trascorsi tra le vette, ho imparato alcune piccole e semplici regole che oggi ho deciso di condividere.
E non so perché proprio oggi, forse perché ho iniziato a guardare i film di Natale e sono tutti ambientati tra le montagne… 🙂
Quindi, rullo di tamburi, ecco i miei consigli per i neofiti della montagna:
1. Le scarpe
Le scarpe in montagna possono essere il vostro migliore amico o il vostro peggiore incubo. Per esperienza personale: non badate a spese.
Le scarpe devono essere comode, il piede non deve muoversi troppo all’interno e non deve nemmeno essere così bloccato da non riuscire a muovere un dito.
In montagna vi servono almeno tre tipi di scarpe:
- una paio da trekking leggero, che possano sopportare la pioggia (utilissime anche in estate). Sono l’ideale per passeggiate in piano, tipo per il giro del Lago di Resia. 😉
- un paio da trekking più tecnico, belle alte, che tengano ferma la caviglia. Queste sono adatte per affrontare salite e discese più o meno ripide, dove c’è il rischio di prendere una storta, e in sentieri fangosi, dove si rischia di scivolare.
- in inverno, con la neve alta, vi servono anche gli stivali da neve. A me è capitato di camminare nella neve alta, che arriva fino al ginocchio. Un’esperienza unica, ma senza stivali, vi ritrovate con i piedi bagnati fradici.
E in materia di scarpe, mi raccomando i calzini. Non andate in giro per boschi con i calzini corti o peggio con i “fantasmini”. Ci vogliono dei buoni calzettoni di spugna, sempre più alti della scarpa.
2. La giacca
In montagna, una giacca anti-vento e anti-pioggia vi serve sempre, in qualsiasi stagione. Anche in piena estate, il tempo può cambiare all’improvviso e ci si ritrova sotto l’acqua (poi magari dura cinque minuti, però poi voi vi ritrovate bagnati tutto il giorno).
In inverno, è ovvio, vi serve una giacca tecnica che tenga il freddo e l’aria, senza però che vi appesantisca troppo, rendendovi difficili i movimenti.
In tema di abbigliamento, in estate, non dimenticate di portare un paio di pantaloni che tengano la pioggia (li potete mettere nello zaino e indossarli sopra i pantaloni se viene a piovere molto forte) e in inverno vi servono dei pantaloni da neve.
In generale, anche in piena estate, mettete in valigia una felpa di pile. Il clima può cambiare in un momento e se prendete una seggiovia e superate i 2000 metri, aumentano le probabilità di ritrovarsi immersi nelle nuvole e con raffiche di vento gelido.
3. La crema solare
Non ci si pensa mai, invece in montagna una buona crema solare è fondamentale, tanto in estate, quanto in inverno.
Quando il sole colpisce la superficie riflettente della neve, vi assicuro che ci si ustiona la pelle più che al mare, quindi le parti esposte vanno protette.
Anche il vento non è da sottovalutare: dopo una giornata di vento forte, ci si ritrova con la pelle del viso e le labbra screpolate. Quindi, oltre alla crema solare, anche il burro di cacao sarà di aiuto.
4. Parola d’ordine: prudenza
Siate sempre e ripeto sempre prudenti. Seguite il sentiero e i segnali del sentiero (i segni bianchi e rossi sugli alberi e sulle rocce).
Dotatevi di mappa dei sentieri e chiedete al gestore dell’albergo di mostrarvi i sentieri più semplici, evitando scalate pericolose o sentieri mal segnalati e mal tenuti.
Se, durante la passeggiata, vi vengono dei dubbi su dove andare, guardate su Google Maps. Anche se il sentiero non c’è, riuscirete almeno a individuare la direzione giusta in cui andare.
Prima di uscire, controllate anche le previsioni meteo. Soprattutto in inverno, se c’è rischio valanghe, andate a fare una passeggiata in un paesino, invece di avventurarvi nei boschi. 😉
Post Scriptum
Dimenticavo due cose!
- Lo zaino. Deve essere comodo, per non intralciarvi nei movimenti, e abbastanza capiente per contenere tutto quello che vi serve.
- I viveri. Obbligatoria una borraccia da un litro d’acqua e cibo leggero e nutriente (barrette energetiche per i cali di zucchero e pranzo se mangiate al sacco).
E voi?
Vi vengono in mente altri consigli per chi i neofiti della montagna? 🙂
Foto in apertura di Andrew Martin da Pixabay
Non sono molto esperta di montagna, ma sei stata più che esaustiva! Un abbraccio 💞
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Grazie cara. Chissà che non ti tornano utili prima o poi. 😉
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Figurati cara, ah certo, mai dire mai! 😉
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Io ci aggiungerei un cappello o comunque un copricapo per ripararsi, dal caldo e/o dal freddo. Ma forse perchè di capelli in testa non me ne rimangono molti!
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Ottima idea! Non mi è venuto in mente tra i “must ha e”. E dire che ho sempre il cappellino con me, quando cammino in montagna. Lo uso contro il sole, ma anche per la pioggia (finché resta leggera, basta il cappello). Grazie per l’aggiunta. ♥️
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Vado raramente in montagna, ci andavo maggiormente qualche decennio fa.
Ora faccio brevi passeggiate poco impegnative, ma mi gusto i panorami con belle fotografie.
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Anche per le brevi passeggiate, alcuni consigli tornano utili, come l’abbigliamento per ripararsi dalla pioggia. 😉
Comunque, fosse per me, partirei domani per andare in montagna. ♥️♥️
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I consigli in effetti sono corretti, ed anche per le brevi passeggiate mi sono sempre cautelato con bottiglietta/merendina/salviettine umidificate/k way…
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Sì, anch’io ogni volta che vado in passeggiata (anche breve) parto che sembra debba stare via due giorni. Non so essere minimalista. 😂
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Lo stesso mi accade per la valigia delle vacanze.
Io sono minimalista in tutto, e sintetico nello scrivere. Al contrario in valigia porterei qualsiasi cosa.
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Ti capisco benissimo. Anch’io mi reputo una persona minimalista: al lavoro e in casa butto via il superfluo, tengo solo quello che serve. Poi partiamo per le vacanze e sembra sempre che dobbiamo stare via per mesi! 🤣😂
Mi fai anche ricordare il mio post “tipi da spiaggia libera”… 😅https://alicespigablog.wordpress.com/2019/09/10/tipi-da-spiaggia-libera/
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Tutti consigli molto utili.
Io porto come una mantella per la pioggia e per la neve uso ancora le vecchie care ghette. Per il ghiaccio sui sentieri non devono mancare dei ramponcini.
In un commento hai suggerito un copricapo, io trovo molto comodo lo scaldacollo che all’occorrenza diventa berretto.
Non ho letto dei guanti. anch’io spesso li dimentico, oggi poi ho dimenticato che li avevo appresso. Ah preferibili i monodito, che quando serve possono essere indossati tenendo insieme tutte le dita. Nei casi disperati anche un bel paio di calze vanno bene.
Alimentazione: io preferisco la frutta secca, specie in inverno, oltre a dare energia apporta anche fibre che danno il senso di sazietà. Ma non disdegno le barrette, il cioccolato e le compresse di enervit, che dissetano apportano sali e si sciolgono in bocca.
Un’ultima cosa da non dimenticare è il buon senso, in alcune occasioni meglio conservarsi un’altra possibilità piuttosto di procurarsi un danno irreversibile.
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Ah sì, le carte vecchie ghette, usate tantissimo. Da quando però ho delle ottime scarpe da trekking, non le ho più usate. Almeno per la pioggia.
Non ho mai camminato sul ghiaccio. È un’esperienza che mi manca. Quindi ottimo consiglio quello dei ramponcini, che tengo presente dovesse presentarsi l’occasione.
Per la mantella, ne avevo una grande che copriva anche lo zaino. Non mi ci sono mai trovata comoda e non ricordo dove sia finita. Andrea ha trovato due zaini che tengono l’acqua, così vado di semplice k-way.
I guanti… Camminando ho sempre le mani calde, quindi non li ho mai con me, però sì sono un ottimo consiglio. 🥰
E sì, buonsenso, prudenza, attenzione. In montagna servono sempre e comunque.
Grazie mille di questo commento. ♥️
PS: la frutta secca! L’avevo del tutto dimenticata! E dire che fa parte del mio kit di sopravvivenza da sempre! 🤩
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Certo andate al mare
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😂🤣 Mitico. 🤣😂
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Mi hai fatto venire freddo solo a leggerti! Non ho mai apprezzato la montagna, credo proprio a causa del freddo. Ma il tuo entusiasmo mi ha ricordato Cognetti…
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L’entusiasmo c’è sempre e comunque per la montagna e per il freddo (io al tuo contrario non sopporto il caldo, mentre il gelo è la mia seconda pelle). Per Cognetti… ♥️♥️♥️ Non potevi farmi complimento più grande… ♥️♥️♥️
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La montagna, quanto mi manca. La prima volta che vidi la roccia restai ipnotizzata, rapita. Io ero cresciuta al mare e non avevo mai visto la roccia. Purtroppo non posso più salire in cima 😞
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Io cerco di andarci ogni volta che posso, eppure la montagna mi manca sempre. E mi commuovo fino alle lacrime quando me le trovo davanti.
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L’altro giorno, mentre ti rispondevo, il telefono ha suonato, mi sono distratta e ho premuto “invio” troncando a metà la mia risposta. Finalmente ho di nuovo un attimo di calma (ma lo dico piano perché qui ce n’è una al secondo) e posso completare quello che volevo dirti. Premessa per dirti che mi dispiace tantissimo che tu non possa più salire in cima. Spero di cuore che, qualsiasi cosa ti impedisca di salire, si possa risolvere. Un abbraccio grande. ❤️❤️
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Purtroppo non si può risolvere perchè non mi hanno curata bene e ora posso solo camminare e nuotare, ma salire no. Posso arrivare solo là dove la vedo da lontano, sognando ancora di poter guardare il mondo dalla cima ma non succederà più in questa vita.
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Carissima, credimi mi dispiace davvero tanto. ♥️ Nel mio piccolissimo, posso in parte capire. Ci sono voluti anni per capire perché avevo sempre mal di schiena. Mi hanno fatto fare una marea di esami inutili e terapie a non finire. Tutto uno spreco di soldi e di tempo. Quando finalmente ho trovato una fisiatra in gamba, che ha capito la causa e mi ha fatto fare le terapie giuste, ho sistemato non solo la schiena, ma anche i problemi che avevo alle anche e alle ginocchia (perché era poi tutto collegato). Quindi, posso comprendere i danni dell’essere mal curata. 😓
Ti abbraccio di cuore. ♥️
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Eh magari fosse la schiena, mi sarei fatta operare e poi nuova come prima. No no, purtroppo ho avuto un bruttissimo strappo muscolare al gluteo e son stata bloccata sul divano 4 mesi e dopo nessuno mi ha fatto fare riabilitazione e fisioterapia. Quindi non posso più caricare sul muscolo sennò rischio un altro strappo. 😟
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Mai pensato che il muscolo del gluteo si potesse strappare! Mi spiace proprio tanto, sai… ❤️❤️❤️
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È un muscolo interno, dal nome strano. Neanch’io lo potevo immaginare. 😟
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A volte la vita è davvero imprevedibile. Basta un muscoletto interno, dal nome che nessuno ricorda, e cambiano così tante cose da non poterci credere. ❤️
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