Il primo gennaio, Andrea e io siamo andati al mare, ospiti per qualche giorno a casa della sua mamma. Abbiamo beccato un tempo orribile: nebbia, vento, freddo.
Nonostante questo, il mare in inverno ha un fascino innegabile: il mare che sparisce inghiottito dalla nebbia, il vento che scompiglia capelli e pensieri, le casette dei pescatori abbarbicate sul molo; c’è da lasciarci un pezzo di cuore.

Il sette gennaio, la mia ansia e io abbiamo preso un treno e siamo andate a trovare una mia carissima amica che vive a Verona e che non vedevo da tre anni.
C’era sempre qualche intoppo. Il COVID, il mio cancro, le ferie che non corrispondevano mai, impegni vari ed eventuali e in un batter di ciglia sono passati tre anni e MOLTI di più dall’ultima volta che abbiamo trascorso più di un giorno insieme.
Ovviamente, abbiamo dormito pochissimo, chiacchierato fino a farci venire la raucedine, riso e pianto. Una girandola di emozioni e di ricordi. Sono tornata che sembrava fossi stata via sei mesi. 😉
Il nove gennaio l’ho trascorso in palestra e poi sul divano, sotto il plaid, a leggere. La mamma di Andrea mi ha regalato due libri di Viola Ardone: Il treno dei bambini e Olivia Denaro.

Sono uno più bello dell’altro. Olivia Denaro poi è un capolavoro. L’ho letto tutto d’un fiato, senza riuscire a staccarmi dalle pagine e commuovendomi fino alle lacrime. Non mi ricordo l’ultima volta che ho pianto leggendo un libro.
Il dieci gennaio sono andata in centro a Bologna e ho passato ore in Biblioteca Sala Borsa nella mia sezione preferita in assoluto: SL – Storia Locale.
Ho preso tre libri. Un librone, mastodontico e bellissimo, sulla vita quotidiana dei contadini del bolognese a ridosso della seconda guerra mondiale, uno sulla montagna e la guerra partigiana in Appennino e uno sulle memorie di guerra dei parroci del Reno.

Se ve lo state chiedendo, sì, mi sto documentando per il mio prossimo libro. 😉
L’undici gennaio ho passato la mattina con i miei pro-zii, il fratello di mio nonno e sua moglie: mi hanno riempito di storie di famiglia e aneddoti straordinari (che finiranno sicuro nel libro di cui sopra).
In definitiva, ho ufficialmente la testa stracolma di immagini e di parole. Davvero quello che definirei un ottimo inizio. 😀
E voi?
Come sta andando questo inizio anno?
Foto in apertura di FiveFlowersForFamilyFirst da Pixabay
Io invece sono stato in montagna. Niente neve, ma tanto sole! Niente sci, ma tanta…bicicletta! Bisogna adattarsi!
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La montagna è sempre bellissima, con qualsiasi tempo, con e senza neve. Io non ho mai sciato, mi fa decisamente troppa paura… 🏔️
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“Non mi ricordo l’ultima volta che ho pianto leggendo un libro”
Io alla fine di un libro piango praticamente sempre.
Lacrime vere.
Non sto scherzando.
Con “La Verità Sul Caso Harry Quebert” ne ho versate a litri, ma non solo con quello.
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Non so perché, ma piango raramente leggendo un libro. Di solito piango scrivendo… quello sì, mi è capitato spesso. La storia di Olivia Denaro mi ha veramente coinvolto, ho versato lacrime fitte, facevo fatica a vedere le parole…
Su “La Verità Sul Caso Harry Quebert” , me l’hanno consigliato in tanti. Bisogna che prima o poi lo legga.
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Potare o non potare? Potare ed ho preso ferie.
Il mare d’inverno può essere bellissimo ora ci sono tramonti molto belli.
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Ferie spese bene. 🥰
In questa stagione al mare si sta benissimo. Zero turisti, zero rumori molesti, manca giusto il sole… 😉
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ti sei dimenticata zero bagni
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Li ho dimenticati perché io non nuoto. Mi piace camminare sulla spiaggia o con i piedi nell’acqua. Ci entro per rinfrescarmi quando sento troppo caldo, ma finisce lì. Ho un pessimo rapporto con l’acqua. Mare o piscina che sia. Non uso nemmeno la vasca da bagno. 🙄
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Ora capisco la passione per la montagna
Buon giorno
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Sono molto contenta per me, il mio inizio di anno è decisamente complicato.
Uno di quei libri 📚 mi incuriosisce molto! 🥰
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Ho letto, amica mia, sul tuo blog. Mi spiace tanto. Io, dopo due anni super complicati, accolgo con gratitudine questo inizio sereno e pieno di parole.
Ti abbraccio forte e spero di cuore che tutto migliori. ♥️🥰
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Bellissimi i libri della Ardone! anche io li ho divorati 🙂
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Come scrittrice non l’avevo intercettata ed è strano perché ha avuto un successo notevole e meritatissimo. I bambini del treno è stato tradotto in…vado a memoria… 36 lingue o giù di lì… 🤩
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