Quando non sai cosa scrivere…

Premetto: questo è un blog personale, non è lavoro, non ho scadenze e non ho obblighi. Allo stesso tempo, però, ci tengo a scrivere con una certa costanza.

Non sempre ci riesco. Chi mi segue sa che, in alcuni momenti della vita, mi sono ritrovata ad abbandonare il blog per diversi mesi, anche se non sono mai arrivata al traguardo negativo di un anno. 😉

Certo, è un blog personale, quindi mi posso anche permettere di restare senza parole, però non mi piace. Quando non scrivo, mi manca tantissimo l’Alice che scrive. Mi sento meno me stessa.

In più a questo, da quando il mio piccolo blog ha cominciato ad avere degli affezionati lettori, ho iniziato a sentire una cosa del tutto nuova: una sorta di “responsabilità” verso chi segue il mio blog (una responsabilità bella, senza alcuna accezione negativa).

Insomma, dopo questa lunga premessa, vi lascio con….

6 suggerimenti:

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Una passeggiata molto proficua

Dopo quindici giorni di semi-immobilità, tra Covid e Post-Covid, sono finalmente tornata a camminare. Avevo così voglia di stare all’aperto e di camminare che ho fatto quasi otto chilometri!

Ogni volta che stavo tornando verso casa, prendevo una deviazione e continuavo a camminare. Mi sono sentita molto simile a Forrest Gump: «Già che sono arrivato fino a qui, tanto vale continuare a correre». Già. 😉

Ad ogni modo, durante la mia ultima passeggiata ho ideato e iniziato a scrivere la bellezza di sei post per il mio blog. Per quanto possa ricordare, non credo che una passeggiata sia mai stata così proficua!

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Combatto il blocco

Sono arrivata a un punto del mio romanzo autobiografico in cui devo ricordare alcuni momenti della vita che, invece, vorrei lasciare ben chiusi dentro un cassetto.

Momenti che avrebbero dovuto essere bellissimi, e felici, e sereni, e invece per me sono stati un incubo e non torneranno mai più e me li sono persi per sempre. Mannaggia a me.

Sono arrivata in quel punto lì e mi sono bloccata. Anzi, mi sono rifugiata. Ho interrotto la scrittura e ho iniziato a guardare una serie TV abbastanza stupida, su RaiPlay, una puntata dietro l’altra, fingendo che il mio romanzo non sia lì ad aspettarmi.

Mi sono concessa cinque giorni senza scrittura, in pratica quasi del tutto immersa in quella stupida serie TV, ma da domani basta, è ora di riprendere da dove mi sono fermata.

Non lo faccio per me stessa. O meglio, certo che lo faccio per me stessa, ma lo faccio anche per chiunque altro si stia trovando nella situazione in cui mi sono trovata io e non sappia come uscirne.

Lo faccio per chiunque si sia sentito dire, anche solo una volta nella vita: «Cosa vuoi che sia? È solo un po’ di ansia».

Da domani, combatto il blocco e vado avanti.

Quattro luoghi in cui ritrovo la creatività

Chi scrive – per passione o per lavoro – sa che può succedere di ritrovarsi davanti a una pagina bianca senza la minima idea di che cosa scrivere. In una parola: bloccati.

Siccome non mi piace restare senza parole e mi sento me stessa solo quando scrivo, nel corso del tempo ho individuato modi e strategie per evitare di restare bloccata.

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