Cambio di prospettiva

La terapia ormonale che sto facendo a seguito di intervento, chemio e radio, non mi da particolari effetti collaterali tranne uno: la fragilità ossea.

Al momento soffro di quella che i medici chiamano osteopenia e per evitare di ritrovarmi con l’osteoporosi a quarant’anni, mi hanno dato un farmaco che si chiama BINOSTO.

Penso sia il farmaco più noioso che io abbia mai assunto.

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La scuola non mi manca (però mi manca)

Rispondendo a un commento di Mapiova sul mio blog, ho realizzato che non sento per niente la mancanza della scuola.

La scuola mi ha sempre messo ansia. I compiti in classe, le interrogazioni, gli esami, i voti: tutto il sistema scolastico sembrava fatto apposta per nutrire la mia ansia da prestazione.

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Odio gli eufemismi

Non so voi, ma gli eufemismi mi fanno venire l’orticaria! E infatti sono stata felice quando, dopo aver condiviso su Facebook il mio post Avrei voluto durasse per sempre, mia mamma ha commentato:

Il primo mese che il nonno è morto l’ho sognato tutte le notti. Erano sogni così reali che al mattino faticavo a credere che non mi avrebbe più risposto alla telefonata giornaliera. Poi ho iniziato a sognarlo meno, poi più da mesi. Ha ragione Andrea, sei stata fortunata, in sogno hai cercato la sua presenza.

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In un sogno ricorrente

Nel corso dell’ultimo mese ho fatto un sogno ricorrente. Avete presente quando sognate sempre la stessa cosa, sia pure con piccole variazioni? Ecco, è il mio caso.

La prima notte ho sognato che incontravo una bambina. Avrà avuto otto anni al massimo. Eravamo in mezzo alla strada, mi veniva incontro e ci abbracciavamo.

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