Un mondo che non esiste più

Non so in quanti di voi se lo ricordino, ma a San Lorenzo in Collina, frazione collinare vicino a casa nostra, ogni anno c’è la gara dei presepi.

Le regole sono semplici: le case che intendono partecipare devono iscriversi alla gara entro una certa data ed esporre il presepe all’esterno (in modo che sia ben visibile dalla strada).

Nel periodo di Natale e fino al sette gennaio, famiglie, gruppi e avventori solitari vengono dalle nostre parti per vedere i presepi e votare il loro preferito.

Tre anni dopo

Il primo di ottobre, domenica, Andrea si è alzato e mi ha chiesto: «Oggi andiamo a fare una bella passeggiata?».

Dopo essermi sincerata che non stesse delirando a causa della febbre troppo alta e che non l’avessero sostituito durante la notte, ho ovviamente accettato. 😉

Cronache dalla Race For The Cure

Tutti schierati sulla linea di partenza, a distinguerci sono solo le maglie che indossiamo: rosa per le donne che hanno o hanno avuto un cancro. Verdi per i volontari. Bianche per tutti gli altri.

La richiesta di un minuto di silenzio ci coglie così impreparati che ci mettiamo un po’ a rispettarlo ed è tutto un: «Shhhh», «Silenzio!», proprio come al cinema quando inizia il film.

Abbasso lo sguardo, mi osservo le scarpe. Sono le stesse che mi hanno accompagnato nei lunghi mesi della chemioterapia, lungo le strade sterrate delle mie colline, mentre inveivo e macinavo chilometri.

Tante idee, non sempre banali

Sabato mattina sono andata a fare la mia solita passeggiata. Sono uscita molto presto, perché non so se ve ne siete accorti, ma è già arrivato un caldo assurdo!

Comunque, arrivo in fondo alla solita stradina sterrata e mi viene un’idea per il blog. Così apro una nuova email e inizio a dettare.

Dopo poche parole mi rendo conto che è un’idea banale, troppo banale per farla diventare un post.

La difficile arte di lasciare andare

Sabato mattina sono andata a fare la mia solita passeggiata e mi sono ritrovata a condividere un lungo tratto del mio percorso con una signora rumorosissima.

Avrà avuto circa l’età dei miei genitori, con i capelli tinti di un biondo quasi fluorescente, la coda di cavallo e lo sguardo severo e concentrato, manco stesse facendo una maratona.

A spasso tra i lillà

Ieri mattina ho approfittato del sole splendente e del vento fresco per andare a camminare. Sono appositamente andata fino alla chiesa perché so che, in questo periodo dell’anno, lassù ci sono i lillà in fiore.

La strada asfaltata che sale fino alla chiesa è infatti affiancata, sulla sinistra, da piante molto grandi e molto belle di lillà e ogni anno sono sempre stracolme di fiori.

Sono davvero uno spettacolo incredibile, che condivido volentieri con voi, anche se le foto non rendono sufficiente merito a questa meraviglia della natura.