Stiamo accettando un futuro di lavoro precario, sottopagato e senza diritti

Assumere un lavoratore dipendente, in Italia, costa al datore di lavoro 29.455 euro, mentre un professionista a partita IVA costa appena 18.640 euro.

Le partite IVA esclusive (quelle iscritte solo alla gestione separata Inps) devono versare allo Stato il 27% del loro reddito, mentre un datore di lavoro versa al massimo il 24% della contribuzione di ogni dipendente. Continua a leggere “Stiamo accettando un futuro di lavoro precario, sottopagato e senza diritti”

A mio fratello, che ha vent’anni, voglio dire che

La scorsa settimana, un mio ex compagno di classe, oggi più che altro un amico, ha condiviso su Facebook questo post: “Se hai vent’anni, vattene dall’Italia”, scritto da Francesco Piccinini.

Io non ho vent’anni, mio fratello ha vent’anni, quindi il post di Francesco, che più che un post è una lettera, mi ha fatto pensare più a mio fratello che a me stessa. Continua a leggere “A mio fratello, che ha vent’anni, voglio dire che”

Cari giovani, in Italia non c’è lavoro per voi

“400mila giovani scomparsi dalle liste dei contribuenti, non solo nuovi disoccupati, ma anche ragazzi che sono andati a ingrossare le fila del lavoro sommerso”.

“Meno presenti nel mercato del lavoro, meno protagonisti nella società, i giovani sono ormai una rarità anche negli archivi dell’agenzia delle Entrate”.

“I ragazzi che lavorano – e che, quindi, sono tracciati dal Fisco – sono in calo del 18% dall’inizio della crisi”. Continua a leggere “Cari giovani, in Italia non c’è lavoro per voi”

Basta numeri sulla crisi, vogliamo fatti concreti!

“In Emilia-Romagna, nel 2012, quasi 20.000 persone si sono rivolte a uno dei 15 Centri di ascolto della Caritas per chiedere aiuto.

La maggior parte delle persone che si rivolge ai centri è di origine straniera (7 su 10), ma è in aumento il numero degli italiani. Cresce anche il numero delle persone che ha un lavoro (il 16% di chi ha chiesto aiuto), delle ragazze madri e delle ex badanti che hanno perso il lavoro”. Continua a leggere “Basta numeri sulla crisi, vogliamo fatti concreti!”

In fondo ce la meritiamo tutta questa stupida crisi

Mi sono ritagliata pochi minuti, durante la mia pausa pranzo di oggi, per leggere la lettera pubblicata da Arianna Ciccone, la co-organizzatrice del Festival del Giornalismo.

È un evento che, sinceramente, non conoscevo e non ho mai visto, eppure mi ha messo una grande tristezza scoprire che il prossimo anno non ci sarà. Continua a leggere “In fondo ce la meritiamo tutta questa stupida crisi”