Un mondo che non esiste più

Non so in quanti di voi se lo ricordino, ma a San Lorenzo in Collina, frazione collinare vicino a casa nostra, ogni anno c’è la gara dei presepi.

Le regole sono semplici: le case che intendono partecipare devono iscriversi alla gara entro una certa data ed esporre il presepe all’esterno (in modo che sia ben visibile dalla strada).

Nel periodo di Natale e fino al sette gennaio, famiglie, gruppi e avventori solitari vengono dalle nostre parti per vedere i presepi e votare il loro preferito.

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Di api, farfalle e fiori di lavanda

Approfittando del fresco regalatoci dal temporale di ieri sera, questa mattina mi sono infilata le scarpe da ginnastica e sono uscita di casa per fare una passeggiata.

Il cielo era limpido, il sole non troppo forte e il venticello mi accarezzava viso, braccia e mani. Mi sono fermata nel piazzale davanti a casa, osservando la natura rigogliosa: sembrava ringraziare il cielo per la pioggia ricevuta.

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Non sono proprio una tipa da città

Sabato pomeriggio si è alzato il vento e la casa ha iniziato a fremere. Si sentiva il rumore della tempesta entrare dai camini, battere sui vetri delle finestre e infilarsi tra le fronde degli alberi, facendo gemere i rami.

Mi è tornato in mente il post Forti temporali e ricordi tra lago e montagna; l’ho scritto diverso tempo fa durante un temporale e mi sono resa conto che non c’è nulla da fare: io non sono proprio una tipa da città.

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Finalmente piove

Dal giorno della morte di mio nonno c’è sempre stato il sole. Un sole implacabile, intensamente fastidioso e inadatto a esprimere ciò che sentivo e sento. 

Ieri sono apparse le nuvole, grosse nubi minacciose che hanno riempito il cielo rendendolo cupo, grigio e borbottante.

Ho accolto con immenso sollievo le gocce di pioggia che hanno iniziato a cadere pesanti sul tetto della nostra casa e il sibilo dell’acqua attraverso la gronda ferita del piano di sotto.

Questa mattina, guardando fuori dalla finestra della camera da letto, ho pensato: “Finalmente il cielo si è deciso a piangere”. 

Forti temporali e ricordi tra lago e montagna

Martedì notte è venuto a piovere forte. Uno di quei temporali estivi che ti svegliano e ti costringono ad alzarti per andare a chiudere tutte le finestre di casa e dopo, tra il caldo e il rumore dell’acqua che picchia contro i vetri, fai poi fatica a riprendere sonno.

Al risveglio, la mattina dopo, il cielo era terso, l’aria limpida e c’era un profumo che mi ha fatto tornare in mente la nostra casa sul lago.

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