Una vacanza piena di meravigliosi imprevisti!

Le nostre vacanze di Natale a Bolzano rientrano al cento per cento nella defizione di “imprevisto”, senza però nessuna delle accezioni negative che spesso appiccichiamo a questo termine.

In questa vacanza, infatti, ci siamo lasciati soprendere: l’unico punto fisso delle nostre giornate erano le cene (avevamo prenotato già da Bologna, perché tantissimi ristoranti erano chiusi per le feste).

Per il resto, ogni giorno eravamo all’avventura, senza un itinerario, senza sapere di preciso cosa avremmo fatto e dove saremmo andati.

Per due come noi, razionali e organizzati, è stato liberatorio! 😀

Dal nostro viaggio verso Bolzano ♥

In treno verso Bolzano, accanto ad Andrea, era seduto un ragazzo che avrà avuto la mia età. Ha dormito tutto il tempo, russando leggermente, con lo zaino abbandonato sul ripiano porta bagagli sopra di lui, senza mai preoccuparsi che qualcuno potesse rubarglielo. Sono io che penso male di tutti, o è lui che si fida troppo? 🤔

4 consigli per i neofiti della montagna

Chi segue il mio blog, e chi mi conosce di persona, sa che amo alla follia la montagna.

In montagna ho trascorso innumerevoli vacanze: con il sole dell’estate, con le piogge improvvise di settembre, con la neve inaspettata per Pasqua e con il gelo intenso di Natale e Capodanno.

Dopo tanti anni trascorsi tra le vette, ho imparato alcune piccole e semplici regole che oggi ho deciso di condividere.

Nel gruppo dei lenti

Durante le nostre vacanze in montagna, mi sono resa conto che non ho più il passo di prima.

Quello che avevo prima del cancro, prima della chemio, prima che la terapia ormonale sostitutiva si installasse nelle mie gambe e le rendesse pesanti come due macigni.

È così bello amare. Anche quando ci fa soffrire.

Quando vado in montagna piango due volte. Andrea non ci credeva. Pensava esagerassi. Poi mi ha visto e si è dovuto ricredere.

In montagna, piango quando arrivo: le vette più alte, le cime coperte di neve, i campanili a punta, i balconi fioriti delle case, le strade che si inerpicano a suon di tornanti, l’acqua dei torrenti che brilla sotto il sole.

Il cuore è sempre in montagna

Da quando sono nata, fino a che non ho compiuto 16 anni, ogni anno per Pasqua, io e la mia famiglia andavamo una settimana in Trentino-Alto Adige.

Anche se ogni volta sceglievamo una località diversa, i miei genitori avevano la capacità di trovare sempre l’appartamento più sperduto in assoluto, come canta Samuele Bersani “a sei chilometri di curve dalla vita”, in compagnia delle mucche, dell’afrore dei campi concimati e della campana della chiesa che suonava ogni stramaledetta mezzora, anche nel cuore della notte.