Mi passerà mai?

Questa notte ho sognato che mio fratello aveva letto il mio libro. Il libro che ho scritto e che pubblicherò a marzo del 2023.

Nel sogno lo guardavo, gli dicevo: «Ma allora? Ti è piaciuto?».

E lui mi abbracciava, mi abbracciava come la prima volta che mi ha riabbracciato dopo mesi di lockdown, dopo l’intervento, dopo la chemio. Mi ha abbracciato e ha iniziato a piangere.

Piangeva tra le mie braccia e più piangeva e più diventava piccolo e quando mi sono allontanata da lui era un bambino così piccolo che faticava a stare in piedi.

Alle nostre spalle c’era mia mamma. Ci guardava e negli occhi aveva uno sguardo di rimprovero che giuro non le ho mai visto in tutta la vita.

Nel sogno credevo ce l’avesse con me perché avevo fatto leggere il libro a mio fratello e a lei no. Così l’ho guardata, le ho detto: «Non te la prendere. Prima che venga pubblicato, se volete, potete leggerlo anche tu e papà».

Mia mamma mi ha guardato ed era arrabbiata, era delusa. Ha detto: «Ma io l’ho già letto».

E qui mi sono svegliata. Ovviamente in ansia.

Ora. Io al mio subconscio questa non gliela perdono. Voglio dire: tra tutte le persone che poteva scegliere, ha scelto proprio la mia mamma.

La mia mamma.

La persona che mi ha sempre e ribadisco sempre sostenuta, che non ha mai dubitato, nemmeno per un secondo, che avrei scritto e pubblicato un libro.

La persona che seguiva il mio blog prima di chiunque altro e ha imparato a commentare solo per lasciare un segno quando nessun altro lo faceva.

La persona che restava sveglia di notte finché non rientravo la sera e si addormentava solo quando finalmente sentiva la chiave nella serratura.

La persona che ha rinunciato al suo lavoro per stare con noi, perché mio padre guadagnava di più e i soldi per una babysitter non c’erano.

Proprio lei. Delusa, arrabbiata per il mio libro, per quello che ho scritto. Ho davvero un subconscio di una stronzaggine unica e rara.

Comunque, detto questo, mi chiedo e vi chiedo:

Smetterò mai di avere così paura di deludere le persone che più mi amano? Smetterò mai di avere paura di non essere all’altezza delle aspettative, le mie e quelle degli altri?

Voglio dire: ho superato un cazzo di cancro! Dovrei essere al di sopra di questi stupidi timori! O no? Forse dovrei solo accettare anche questa parte di me, anche se mi va così scomoda…

Foto in apertura di Stefan Keller da Pixabay

21 pensieri riguardo “Mi passerà mai?

  1. La risposta alla tua domanda è no.
    Cioè, con il tempo e gli anni e l’esperienza imparerai a fregartene del giudizio degli sconosciuti o dei conosciuti verso cui non provi però né affetto, né stima.
    Nei confronti di tutto il resto ci sarà sempre questa sorta di ansia da prestazione, il superare ogni volta l’esame, la paura di ferire o di deludere.
    Siano fatte così, e con il tempo imparerai a provare tenerezza per questo piccolo, ma tenace scrupolo. 😘

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    1. Speriamo di arrivare a provare quella tenerezza di cui parli perché per ora c’è solo l’ansia e la rabbia e il fastidio perché provo ansia. Mi piacerebbe essere semplicemente felice per il mio libro… Mannaggia. 🙄

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  2. Credo che ti passerà, anche io ho un problema simile. Come hai detto tu, hai sconfitto un mostro, puoi fare qualsiasi cosa. L’importante alla fine è quello che noi pensiamo di noi stessi.
    Un grande abbraccio

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    1. Nonostante tutto, non mi arrendo a convivere con l’ansia. Ogni volta che “compare”, la vivo un po’ come una piccola sconfitta personale. E dire che ormai dovrei aver imparato che fa parte di me e che devo (di nuovo il dovere) accettarla. Anche perché più la combatto, più l’ansia si estende. Mica facile essere se stessi…

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      1. Sicuramente non è facile essere se stessi. L’ansia non possiamo semplicemente decidere di metterla alla porta. Di questi tempi non è facile vivere senza ansia, sicuramente possiamo imparare a conviverci il più serenamente possibile. So che sembra un paradosso. Con il tempo si imparano tante cose. Ad ogni modo, mi sembri una persona ben strutturata contro le difficoltà. Un caro abbraccio

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  3. La pubblicazione del primo libro è un momento molto importante, di grande soddisfazione ma anche di grande stress. Pensi alle persone che ti stanno a cuore e temi il loro giudizio. Se ti può consolare, anch’io ero in ansia per come i miei genitori avrebbero giudicato il mio romanzo, e avevo 60 anni!

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    1. Cara Marisa, sì, mi consola tantissimo sapere di non essere l’unica a… ad essere in ansia e a temere il giudizio altrui, soprattutto il giudizio di chi mi è più vicino e mi ha sempre amato e sostenuto. Grazie della tua vicinanza. 🙏🏻

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  4. I sogni a volte sono tremendi, però servono a sviscerare alcune emozioni e situazioni. Quando sono incubi meglio ricordare che non sono reali e pur non ignorandoli prenderne almeno le distanze. Direi che meriti di godere pienamente del traguardo che stai raggiungendo.

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    1. Grazie! È un traguardo importante per me, TANTO IMPORTANTE ♥️, ho lottato con le unghie e con i denti per arrivare fino a questo punto… Per questo mi fa così TANTA paura. E arrivano immancabili i brutti sogni. 🙄

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      1. I brutti sogni credo siano più legati alla paura di deludere, ma probabilmente chi ti vuol bene e ti conosce saprà apprezzare senza indugio il tuo impegno probabilmente anche prima di aver letto il libro. Poi vedila così, non si può convincere tutti e ogni persona ha comunque i suoi gusti, ma se la prima pubblicazione non dovesse avere i risultati da te sperati magari potrai fare un secondo tentativo o sai già che ti fermerai a questa pubblicazione? Io penso che tu abbia già fatto una cosa grandiosa a riuscire a portare avanti un progetto simile. 😉

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      2. Ho già iniziato a scrivere il secondo libro, quindi non credo che mi fermerò. 🤩 Spero solo che sia letto da chi potrebbe averne bisogno e che dia qualche spunto di riflessione. Non pretendo sia un best seller. 😉
        La paura di deludere è incagliata da qualche parte dentro di me e non so se appunto riuscirò mai a liberarmene. Forse dovrei solo accettare anche questa parte di me, come ho fatto con tante altre, e trovarle un posto. Per fortuna, ho ancora vita davanti per provarci. ♥️

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  5. Difficile che passino certi istinti ma chissà… bisognerebbe trasformare l’ansia in sprone alla prestazione, per essere soddisfatti d’aver fatto qualcosa a cui tenevamo e per averlo fatto come meglio potevamo. Agli altri di solito non interessa che gli dimostriamo cosa siamo capaci di fare ma solo che siamo felici di fare quel che facciamo. 😁

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    1. Sì, hai ragione, ha assolutamente ragione! Mi preoccupo sempre troppo di “quello che penseranno gli altri di”. Dovrei concentrarmi sull’essere felice e soddisfatta della mia “arte” e il resto verrà da sé. Grazie, amica artista. ❤️🖌️

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