Le parole non bastano

Ogni volta che arriva l’autunno mi dispiace di non essere in grado di dipingere. Le nostre colline si riempiono di ombre, di luci e di colori talmente straordinari che le parole non bastano per descriverle.

Lungo il percorso ad anello, quello che faccio quando vado a camminare, c’è un punto in particolare dove il paesaggio è straordinario e in autunno lo è ancora di più.

In lontananza si vede la bruma che ammanta la città e i calanchi striati di grigio chiaro e di grigio scuro. Più vicino: le case bianche, gialle e color mattone si ergono sulla collina.

In questa stagione, la collina è così piena di colori da non sapere dove guardare: giallo, rosso, verde, oro, bianco, una vera sinfonia.

Tra le case e la strada dove cammino c’è un prato in forte pendenza dove i bambini vengono a slittare sulla neve. In autunno, l’erba è di un verde intenso e si trasforma a seconda della luce, diventando più o meno brillante, più o meno scura.

Ogni tanto penso: “Uno di questi giorni, compro cavalletto, tela, colori e mi metto qui, sul ciglio della strada, a dipingere questa meraviglia autunnale”.

Poi non lo faccio.

Un po’ perché non so dipingere. Un po’ perché la strada è stretta e rischierei come minimo di essere centrata in pieno da una macchina, ritrovandomi a rotolare nel campo con cavalletto, colori e tela. 😉

Magari dovrei farlo lo stesso. Perché no? Cosa importa il risultato finale? Mica devo venderlo, solo dipingerlo e tenerlo per noi.

Sul fatto che la strada sia stretta, ci posso fare poco… magari dovrei solo trovare un punto diverso, dove non rischio la vita. Di certo qui attorno ho solo l’imbarazzo della scelta…

Guardate che colori! E qui ci sarebbe anche lo spazio per dipingere… 😉

E voi?

Se sapete dipingere, avete tutta la mia ammirazione. 🙂

Foto in apertura di Michaela da Pixabay

17 pensieri riguardo “Le parole non bastano

    1. Resto sempre incantata davanti all’arte, soprattutto davanti ai quadri. Alle mostre vorrei non uscire mai. ♥️ I pittori hanno la capacità di immortalare la meraviglia che c’è in ogni cosa. Stupefacenti…
      Anche gli scultori non scherzano… Ma sento di più la pittura. Non so perché.

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      1. Anch’io ogni volta resto incantata dall’arte in qualsiasi sua forma. E’ quasi inspiegabile, e mi trasmette sempre tante emozioni diverse. L’unico tipo di arte che non capisco è quella moderna, quella proprio non so come interpretarla, ma so che c’è chi ama anche quella. ♥

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  1. Non so dipingere, da piccola mi sono cimentata, avevo un cavalletto che utilizzavo come lavagna quando giocavo a fare la maestra. Mia madre era molto brava, anche se lei era più interessata alla ceramica. Avrebbe voluto fare il Liceo Artistico, ma allora era disdicevole per una donna. Peccato. Lo fecero fare a mio zio, suo fratello. Un altro loro fratello nel tempo libero si dilettava a dipingere, ha fatto diversi quadri. Mia nipote, la più grande ha una spiccata propensione artistica. Anche lei voleva fare il Liceo Artistico, le hanno imposto il Classico, io l’ho scelto, ma adesso fa una facoltà su misura per lei.
    Mi raccomando a non farti investire, puoi dipingere per il tuo puro diletto, purché in sicurezza, Alice mia! 🥰🥰🥰♥️♥️♥️🎨🪄

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    1. Il cavalletto come lavagna è GENIALE! Comunque: c’è una vena artistica nella tua famiglia. Che bello!
      Due cugini di mia mamma dipingono. Lo fanno per diletto e per piacere personale. Uno dei due ha anche organizzato una piccola mostra, regalando quadretti ai parenti e agli amici intervenuti.
      Io sono sempre stata “quella che scrive” e mi piace esserlo, però ogni tanto… Le parole non bastano. 😁😉

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  2. Io sin da piccolo non sono mai stato capace di disegnare, se non in modo molto semplice e naif.
    In pratica la casa è un quadrato con sopra un triangolo (il tetto), e le persone sono stilizzate (testa rotonda, arti segmenti). Negatissimo, anche nel semplice colorare: tutto uniforme ed omogeneo, mai stato in grado di fare una sfumatura…
    Meglio con il disegno tecnico (chi l’avrebbe detto? hahaha) dove ero bravino con stecche, squadre e compasso.

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    1. Sì, anch’io ero più brava in educazione tecnica che in arte. Dove c’erano regole da seguire mi sentivo più a mio agio e riuscivo meglio. Dove si doveva improvvisare, andavo un po’ in ansia da prestazione e facevo disastri. Siamo più simili di quanto credessi… 🤩

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    1. A scuola il disegno artistico non faceva proprio per me. Certo non ha aiutato aver mai avuto degli insegnanti poco ispirati. Sembrava sempre costargli uno sforzo enorme, come se avessero ripiegato sull’insegnamento e sopportassero poco anche solo la vista dei nostri mediocri elaborati… Vabbè.

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    1. Sì, anch’io sono sempre stata poco portata, però se uno non si pone l’obbiettivo di creare chissà quale opera d’arte, può essere un esercizio semplicemente divertente e rilassante. Forse… O forse no. 😂😁

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      1. Sì Sì. Che bei programmi c’erano per i bambini. Ora ci sono delitti e porcherie varie. Poi dicono che i ragazzi crescono male o so attaccati agli schermi.

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