Nel corso dei miei nove anni di lavoro in casa editrice più altri sei anni in Associazione ho imparato una lezione fondamentale: in ambito redazionale, non si butta mai via niente.
Ricordo ancora il primo articolo che scrissi partendo dagli scarti. In redazione avevamo accumulato una quantità considerevole di materiale insufficiente.
Scrivevo per una rivista tecnica sulle piscine. Per fare un articolo servivano tante foto in alta risoluzione e tante informazioni tecniche.
Capitava spesso di ricevere tantissime foto, anche molto belle, accompagnate da tre righe di testo. Oppure il contrario: pagine e pagine di descrizione e due/tre foto, spesso pure bruttine.
Quando ricevevamo materiale non adatto o insufficiente, salvavamo tutto nella cartella “materiale scartato”, che rimaneva poi lì, in attesa di capire se e come avremmo mai potuto utilizzarlo.
Un giorno ero finita dentro quella cartella piena di scarti e foto dopo foto, testo dopo testo, mi era venuta un’idea.
Avevo guardato la mia responsabile e le avevo detto: «Se facessi un articolo usando il materiale scartato?».
Lei mi aveva guardato un po’ perplessa e aveva detto: «Il materiale cosa?».
E io: «Dai. La cartella con il materiale che abbiamo scartato perchè inadatto o insufficiente».
Lei aveva fatto una faccia poco interessata, come se quella cartella non fosse degna di approfondimento. Io avevo proseguito, imperterrita.
Avevo detto: «Faccio una rassegna di idee. Sono esempi che vengono da tutto il mondo. Mettiamo due foto per ogni piscina e un testo breve che descrive la particolarità dell’impianto scelto».
Lei aveva commentato e dagli occhi era sparita ogni traccia di disinteresse: «Perché no? Può venire una cosa carina…».
Da allora, non butto mai via nulla e ho creato moltissimi articoli partendo da materiale di scarto, mettendo insieme testi e foto che provengono da fonti diverse.
Ho un excel, nel computer dell’ufficio, dove tengo segnato tutto: articoli che ho trovato online, idee e mezze idee, contatti di persone da poter intervistare, eventi organizzati da altre associazioni.
Ogni volta che dallo scarto nasce un nuovo articolo mi sento sempre molto soddisfatta (come ho scritto anche in La pelle d’oca quando scrivo): è come se avessi la conferma che so fare il mio lavoro, che sono un buon redattore.
E vi dirò di più.
L’undici novembre ho inviato il manoscritto definitivo al mio editore. Sono sicura che dovrò fare dei tagli. So come funziona l’editing di un libro e non m’illudo che terranno tutto.
Ebbene. Pur essendo affezionata ad ogni parola che ho scritto, mi sento tranquilla. So che saprò trovare il modo di riusare tutto.
Magari i pezzi tagliati diventeranno post per il mio blog o magari finiranno dentro un altro libro oppure resteranno lì, in attesa di diventare altro.
Le parole non diventano vecchie. Anzi. A volte acquisiscono nuovi significati e, quando vengono usate in altri contesti, hanno una potenza nuova che mai avrei sospettato.
Insomma: viva gli scarti! 🙂
Se interessa l’argomento:
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5 strategie per scrivere un post al giorno
Non si spreca nulla…come per il maiale!
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Esattamente. 😁🤣
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L’arte del riciclo, anche nel settore editoriale. Ottimo, direi.
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Potremmo chiamarlo editorialesimo ecologico. 😁🤩
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È proprio questo che mi piace di te, cara Alice, sei tenace ed imperterrita! Lascia gli ormeggi e “veleggia”.
Un abbraccio 🤗
Buona giornata 🥰
Valeria
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Grazie! Pensa che al primo colloquio di lavoro (in casa editrice), quello che poi sarebbe diventato il mio capo mi chiese quale fosse il mio miglior pregio. Gli dissi: “Sono testarda e tenace. Se mi metto in testa una cosa, vado fino in fondo”. Poi aggiunsi: “Penso sia anche il miglior difetto”. 😂🤣
Un abbraccio grande e buona giornata anche a te. ♥️♥️
PS: anche tu sei tenace e indomita, non dimenticarlo mai. ♥️♥️
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Grazie di tutto quello che condividi con me. Sono stata definita in tanti modi, un piccolo guerriero, una combattente.
Ricordo una mattina, ancora vivevo con i miei genitori, ho vissuto a lungo con loro, ero pronta per andare al lavoro, avevo messo la borsa a tracolla, raramente la metto così. Era presto, loro erano ancora a letto, andai a salutarli con un bel bacio 💋 e mamma, con le sue fantastiche frasi lapidarie, mi disse che mi mancava solo il fucile! 😂😂😂 Io che sono una pacifista, mi fece uscire con un gran sorriso 😅
Grazie per le tue parole ♥️♥️
Siamo gagliarde e toste! 🤣😂♥️♥️♥️♥️
Non lo dimentico, ma mi fa molto piacere che me lo ricordi! 🥰🥰
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😂😂 Abbiamo anche questo in comune: una madre che non le manda a dire e non usa MAI giri di parole. 😂😂
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😂😂 È bello scoprire quante cose abbiamo in comune, comunque quel giorno mi fece troppo ridere perché non ero certamente vestita da cacciatrice, era una battuta che le era venuta in mente così. Di sicuro, come la tua, è diretta e non usa giri di parole 😂😂
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Io per principio non butto via nulla. Devo solo stare attento a dolce consorte che butta via tutto.
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È buffo perché nella vita butto via e tengo solo l’essenziale. Nel mio lavoro, invece, conservo. Sarà che è un conservare immateriale, che occupa giusto spazio nel computer (poco…visto che è un file excel). 😁
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