Le mie manie (parte terza): le posate

Vi ho raccontato che – almeno per me – esistono tazze giuste per ogni singolo momento della giornata e mi sono coperta di ridicolo nel condividere con voi che abbiano le mollette quando stendo i panni.

Bene. Oggi entriamo nel merito della mia terza mania: le posate.

Sì, avete letto bene, ho proprio scritto posate: forchetta, coltello, cucchiaio.

In casa abbiamo posate di vario genere, reperite chissà dove visto che appartenevano al papà di Andrea. Alcune sono tutte in metallo, alcune sono lisce, alcune sono decorate, altre ancora hanno l’impugnatura in plastica (gialla, rosa, rossa e nera).

Quando apparecchio, mi piace che in tavola ci siano posate della stessa tipologia. Mi disturbano le posate tutte in metallo insieme a quelle con l’impugnatura in plastica, faccio un eccezione solo per il coltello perché quelli con l’impugnatura in plastica rossa sono gli unici che tagliano.

Ma non è tutto qui. Quando apparecchio ho anche un modo particolare di disporre le posate:

  • Le posate devono stare alla destra del piatto.
  • Le posate devono stare sul tovagliolo.
  • Le posate vanno disposte in ordine: cucchiaio, forchetta e coltello.
  • Il coltello è meglio se ha la lama che guarda verso l’esterno, ma posso accettarlo anche girato nell’altro senso (una volta non l’avrei tollerato. Si può dire che io sia migliorata?).
Detto tra parentesi: il bicchiere deve stare in altro a sinistra rispetto al piatto. A destra mi disturba…

Sono millenni che apparecchio in questo modo… non ricordo di averlo mai fatto in modo diverso. E, come per le mollette per stendere, risistemo le posate se in tavola le ha messe Andrea, che giustamente apparecchia “un po’ come viene”.

Giusto per farvi capire… qui ha apparecchiato Andrea. 😉

Mi sono chiesta: cosa succederebbe se mettessi le posate in modo diverso? Sarebbe così grave? Perché non mi libero di queste stupidaggini?

E voi?

C’è qualcuno che apparecchia la tavola in modo ossessivo-maniacale-compulsivo? Avete qualche mania?

Post Scriptum

Ho anche una quarta mania: le bustine di tisana. Poi direi che sono finite… o almeno credo. 🙂

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4 pensieri riguardo “Le mie manie (parte terza): le posate

  1. Anche noi abbiamo posate molto scombinate, ma io cerco che nell’apparecchiare la tavola ognuno le abbia “accompagnate”, cioè dello stesso set. Non sempre accade, magari alcune sono in lavastoviglie. Ed allora si mescolano i colori, ma non ne faccio un dramma.

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  2. Io tendevo a metterle come viene viene, ma mi sono dovuta adeguare alle regole di mia mamma, che invece prevedono coltello a destra con lama rivolta verso il piatto e accanto la forchetta o il cucchiaio all’esterno. Se ci sono entrambi, la forchetta va in mezzo! Poi quando mangio le scombino comunque tutte 😂

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    1. La cosa più bella, quando sono andata a vivere da sola (avevo 27 anni), è stata mangiare sul divano guardando la TV senza nemmeno apparecchiare. 😉
      Chissà perché, crescendo, mi sono auto-imposta queste stupide manie di controllo? Mah…

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