Luoghi in cui mi nascondo

Chi mi segue da tempo si sarà reso conto che, quando il mondo si fa spaventoso o troppo triste o troppo difficile da comprendere, ci sono alcuni luoghi particolari in cui amo nascondermi.

Sono luoghi immateriali dove trovo le risposte ai miei problemi, dove le emozioni degli altri battono così forte da sovrastare le mie, dove i pensieri si placano e la testa si spegne (almeno per un po’).

Per farvi capire, ho scelto tre esempi: letteratura, musica e TV. Non sono gli unici in cui mi piace nascondermi, diciamo che sono quelli dove trovo maggiore conforto.

Harry Potter

Ho letto i sette libri di Harry Potter più volte di quanto un’adulta dovrebbe ammettere, però sono ancora il mio luogo letterario perfetto in cui nascondermi.

Ogni volta, è Harry ad avere paura, a provare dolore e tristezza. Io sono insieme a lui, compartecipo alle sue emozioni, che riescono sempre a sovrastare le mie.

Quando proprio voglio scomparire, questa saga ha due lati positivi:

  1. il Castello di Hogwarts, che rimane uno dei miei luoghi letterari preferiti (alla pari con il Giardino Segreto). Potrei andare a viverci e non sentirei la mancanza di casa nostra;
  2. la lunghezza. Sette libri occupano uno spazio di vita sufficiente a elaborare qualsiasi cosa.

Altri libri che mi hanno salvata sono citati nel post: Che il signore benedica Harry Potter

Niccolò Fabi

Nelle parole di Niccolò Fabi ho sempre trovato le risposte di cui avevo bisogno. A quattordici anni mi hanno regalato la musicassetta dell’album Il Giadiniere e l’ho consumata a forza di ascoltarla.

Se il mondo si fa difficile da comprendere, metto un CD dopo l’altro (possiedo i primi otto album, poi ho un po’ smesso di seguire la sua carriera) e riesco sempre a trovare la soluzione di cui ho bisogno.

L’ultima volta che ho riascoltato tutto era il duemilatredici, in uno di quei momenti in cui capita di tutto (mi sentivo sommersa da una valanga di sfiga), e Nic era con me. Come sempre. ♥

A tal proposito avevo scritto: Dopo un mese di brutte notizie, è ora di ascoltare Niccolò Fabi

The Big Bang Theory

Dopo la morte di mio nonno materno, mi sono volutamente messa in pausa e mi sono rifiugiata dentro alla serie The Big Bang Theory.

Dodici stagioni, un numero infinito di episodi, tutti molto brevi e poco impegnativi: l’ideale per spegnere – almeno per un po’ – qualsiasi emozione o pensiero.

Ognuno elabora il lutto come crede e io avevo bisogno di immergermi in una realtà completamente diversa dalla mia. La serie è servita allo scopo.

Un’altra serie in cui mi è sempre piaciuto nascondermi è Una mamma per amica. Ultimamente però la sento distante, come se non mi parlasse più come un tempo. Chissà.

E voi?

Ci sono luoghi in cui vi piace nascondervi? Sarò mica l’unica…

Foto in apertura di AnaPilar da Pixabay

15 pensieri riguardo “Luoghi in cui mi nascondo

  1. Per me sono i libri di Wodehouse (in particolare la saga di Blandings), i fumetti di Tex (ho la collezione completa dal numero 1) e la musica della mia adolescenza (gli Elo e i Supertramp soprattutto). Se dovessi dire un luogo fisico, ti direi la mia amata Rocca di Mezzo, dove ho casa

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  2. Ti sembrerà strano ma gli allenamenti fatti in solitudine sono sicuramente un modo per nascondermi, nel senso che intendi tu. Mentalmente devo concentrarmi sul respiro, sulle sensazioni muscolari, controllare i tempi, mettendo in relazione i tempi impiegati per percorrere frazioni di percorso e la fatica percepita, ho una valutazione della mia condizione fisica. A volte poi la mente è libera di vagare, abbandonando preoccupazioni e impegni quotidiani. Camminare generalmente nella natura è una modalità leggermente diversa ma uguale nella sostanza. Recentemente ho scoperto la musica e suonare il piano, ma andando oltre il ruolo passivo di ascoltatore. Credo sia un’ altra grande risorsa. Naturalmente i libri, spesso mi immergo in veri e propri studi prevalentemente di storia ma anche di scienza, oltre ai romanzi e poesie. Ci può essere il disegno, possiamo trovare la felicità in mille modi differenti, basta solo avere un po’ di curiosità e intraprendenza, evitare di fissarci su quello che ci manca.

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    1. Sì, anch’io ho sperimentato lo stesso livello di estraniazione dal mondo camminando nella natura e mi piacerebbe molto sperimentare il disegno. La musica: da ascoltare finché vuoi, da suonare… Per ora non ho la pazienza di imparare. 😂

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  3. Ci sono volte in cui avrei voglia di sparire per andare non so nemmeno io dove, però solo il pensiero di allontanarmi dalle persone che amo mi fa stare male. Hai ragione, ognuno ha il suo modo ed i suoi tempi per rielaborare il lutto.
    Ti abbraccio forte ❤️

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  4. Io ho il mio Ugo, ce ne andiamo a fare lunghe passeggiate e alla fine fra la bellezza del verde e i giochi con Ugo, riesco a ritrovare il giusto equilibrio!!! Ciao, buona serata!😊😊🤗

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